PERCEZIONE
Dove la costa è rocciosa, e ampia la marea, una donna solleva le braccia, nelle mani l’orlo della veste che depone su una pietra, arcuando il dorso ; le spalle dorate sotto il sole serale svigorito che con le ultime forze accarezza il mare. La donna si raddrizza, nel crepuscolo le sue solide membra tondeggianti tra i pini che con vigore si avvitano al cielo, sull’altro lato della baia. Scioglie i capelli fermati al capo e li sparge sugli omeri ; e arcanamente piacente, lenta nei movimenti, simile a un’ombra, più buia della tenebra, avanza sui sassolini della spiaggia ed entra nell’acqua del mare, che col gesto grandioso delle sue braccia le cinge i fianchi, scivola pregno di salsedine sui suoi seni, finché essa scompare del tutto nelle onde, più buia della tenebra ; e sembra che la sua chioma, fascio di neri ramoscelli, venga trascinata dai marosi fino al sole, che è tutto un incendio, laggiù, ai confini del mare.
(Observatie)
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Joris Iven |